"Pestival. La grande metafora 1982 -"

Antonio Bobò, Valerio Comparini, Dolfo, Giulio Greco, Ivo Lombardi, Ugo Maffi, Romano Masoni, Simonetta Melani, Sergio Pucci

a cura di Ilaria Mariotti
23 06.2018 – 29.07.2018
inaugurazione: 23 06.2018

Negli anni Ottanta a Santa Croce sull’Arno confluirono energie che, osservando e vivendo le contraddizioni ereditate dalle spinte propulsive di fine anni Sessanta e Settanta, attraverso le persone che sul territorio vivevano ma che osservavano e condividevano le ricerche artistiche e creative in atto in Toscana e in Italia, resero Santa Croce sull’Arno un luogo di sperimentazione. Convinzione alla base di tutte le azioni messe in atto era che l’artista fosse un agente fondamentale nella costruzione della coscienza civile e dell’identità del cittadino, che l’arte, attraverso le sue poetiche potesse toccare sensibilmente l’individuo e trasformare la società.

Il teatro di Eugenio Barba, Jerzi Grotowsky, Julian Beck, Tadeusz Kantor è ciò a cui guardano i gruppi teatrali che nascono a Santa Croce sull’Arno nella metà degli anni Settanta: il teatro della Casagialla e il Teatrolimite di Limite sull’Arno. Ma anche tutte le iniziative che, fin dagli anni Sessanta in Italia, hanno portato l’arte fuori dai musei e dalle gallerie per fare delle strade e delle piazze il campo di azione privilegiato, incrociando la pittura e la scultura con le azioni più performative a cui il pubblico era invitato a partecipare attraverso segni coinvolgenti e di stampo sociale e politico insieme.

Nel 1969 si organizza la prima mostra su Cristiano Banti nel Palazzo della Biblioteca comunale voluta fortemente da Alberto Giannoni. Alla sua morte, nel 1976, la Galleria Cristiano Banti, la prima galleria d’arte a Santa Croce sull’Arno, passa a Mario Maini. Nel 1977 nasce “Il Grandevetro”, rivista di immagini, politica, cultura grazie a Sergio Pannocchia.

Nel 1980 Villa Pacchiani, all’epoca edificio da restaurare, viene usata per la mostra Immagini di un territorio. Doveva essere la mostra di un’estate ma la villa rimarrà, per tutto il decennio, sede di iniziative e poi, nel 1991, restaurata, fu riaperta al pubblico come Centro Attività Espressive, direttore Romano Masoni.

Il Circolo del Pestival, che si costituisce nel 1984 ma che dall’82 vede costruire le sue ragioni e motivazioni, nasce da queste esperienze. Il neologismo viene coniato dallo scrittore, poeta, giornalista e videoartista Gianni Toti: “Pestivals”. 

La storia del Circolo del Pestival si intreccia con la vita del paese, con le vicende artistiche toscane e nazionali, si lega al territorio, orienta le attenzioni culturali. Il gruppo è costituito da Antonio Bobò, Renzo Bussotti, Valerio Comparini, Dolfo, Giulio Greco, Ivo Lombardi, Ugo Maffi, Romano Masoni, Simonetta Melani, Sergio Pucci, Piero Tredici. Ma moltissime altre persone sono state negli anni coinvolte a vario titolo e secondo diverse professionalità.

Una vicenda, questa, che vale la pena tentare di raccontare ancora una volta. Per fare memoria di un’attività ricca e complessa, costitutiva di questo luogo, Villa Pacchiani, che ha vissuto, da allora, stagioni diverse ma che fonda la sua esistenza su quella esperienza di artisti, critici, appassionati e coraggiosi spinti da un’urgenza storica e personale. 

Per l’occasione sono stati realizzati 2 laboratori condotti da Jonida Xherri e Olga Pavlenko. I laboratori sono stati rivolti ai bambini dei Centri estivi.